martedì 14 aprile 2015

L'anno del LASER

"There are relatively few experiments in atomic physics these days that don't involve the use of a laser"
-Eric Allin Cornell


L'invenzione del laser è stata sicuramente una tra le innovazioni più enormi del ventesimo secolo, e il suo uso è stato indispensabile ovunque, dalla medicina all'ambito più quotidiano, come la lettura di un DVD o di un codice a barre durante la spesa. Solo nel 1960 i primi esperimenti su questa tecnologia danno finalmente significati soddisfacenti: Theodore Maiman mise a punto il modello di gas a rubidio a Malibù, e successivamente fu poi prodotto il gas ad elio-neon. Sebbene negli anni Sessanta le applicazioni erano ancora ridotte, 

giovedì 9 aprile 2015

Animazione e televisione: "Three Tales"


“I do believe in the power of story. I believe that stories have an important role to play in the formation of human beings, that they can stimulate, amaze and inspire their listeners.”
Hayao Miyazaki



Nel 1960, l'emittente televisiva Nippon Hoso Kyokai, che durante la guerra era divenuta il mezzo ufficiale per le comunicazioni dell'esercito Giapponese, passa alla storia per essere stata la prima emittente nazionale ad aver diffuso una produzione d'animazione alle famiglie giapponesi, conosciuta come Three Tales. NHK aveva da breve incominciato a trasmettere programmi educativi e di intrattenimento, e nello stesso anno avrebbe poi incominciato a trasmettere a colori, ma decise all'inizio del 1960 di provare la reazione del pubblico televisivo con una storia animata, lunga complessivamente trenta minuti, diviso in tre parti: ogni parte conteneva una breve fiaba, diversa dalle altre e non originale, ma dal repertorio classico di fiabe giapponesi per un pubblico infantile.
Informazioni al riguardo sono molto difficili da trovare,e soltanti pochi anni fa l'NHK è riuscita a tornare in possesso dei filmati originali, salvati negli archivi ufficiali.


Three Tales- The Third Plate(Part One)
Three Tales- Oppel and the Elephant(Part Two)
Three Tales-Sleepy Town(Part Three)



martedì 31 marzo 2015

Una premessa

" I can remember
Standing, by the wall
And the guns shot above our heads
And we kissed,
as though nothing could fall
And the shame was on the other side"
-David Bowie,Heroes

Aprire con una citazione musicale un blog che nasce come espansione del corso di Storia della Tecnologia è abbastanza inusuale. È un piccolo fioretto che spero di rispettare per tutto il tempo che questo progetto necessiterà, insieme ad una infrangibile costanza nell'aggiornarlo periodicamente. Parto con le migliori speranze tuttavia, e sebbene questo post sarà ai fini dell'esperienza inutile, pormi in un dialogo immaginario con un Lettore del blog stimola maggiormente il mio interesse. E qual miglior modo di iniziare un dialogo- ho pensato- se non con una introduzione "faccia a faccia"?

Spero di non abbandonare la citazione ad ogni post, è molto di più di un vezzo estetico o per puro compiacimento personale, ma servirà ad introdurre quello di cui parlerò, pezzo per pezzo. Incominciare con David Bowie è puro compiacimento personale però, lo ammetto, ma non per pura bravura artistica, e la scelta di una canzone tanto nota quanto secondo me poco letta e realmente compresa è importante : ho estrapolato quei versi, perchè proprio in quei versi si nasconde il senso di quelle parole, spesso ripetute inconsciamente senza pensare a cosa esse si riferiscono. Il Re e la Regina, per dare un nome ai protagonisti della canzone di Bowie, non sono altro che una coppia di giovani amanti berlinesi, che sfidano il Muro e rischiano la loro vita soltanto per incontrarsi, perchè la vera vergogna non era quella di essere separati da ideologie politiche che si scontravano in quegli anni più duramente che mai, ma di accettare un sistema che proibisse e represse comportamenti umani e le interazioni sociali senza lottare e diventare gli ingranaggi necessari al suo funzionamento. Un sistema che combatteva le opposizioni psicologicamente e culturalmente, e l'attenzione primaria non fu posta ai cittadini che doveva rappresentare, ma alla sopravvivenza della propria ideologia tramite l'annientamento di tutto quello che si trovava al di fuori dal Muro.

Il Muro di cui stiamo parlando (che non è quello dei Pink Floyd, se facendovi confondere da questi contenuti avete pensato di trovarvi a leggere opinioni sulla musica) è il Muro di Berlino, cinta fortificata che il governo di Berlino costruì per dividere fisicamente la popolazione che era sotto l'influsso della politica statunitense, avversaria diretta durante quei lunghi anni che vengono oggi associati alla Guerra Fredda. Questo blog non sarà incentrato su di essa ovviamente, essendo nato come "biografia" dell'anno 1960 più completa possibile, distaccandosi da una lista di eventi storici che troverete con due click su Wikipedia, ma avendo avuto la possibilità di concentrarmi su un anno fondamentale per questo periodo storico sfortunatamente sottovalutato e sconosciuto ai giorni nostri,  non potrò fare a meno di collegare il più possibile i contenuti dei miei messaggi con questo conflitto che ho sempre adorato o alle conseguenze sociali dopo la fine del Secondo Conflitto Mondiale.

 Inizio questo blog perciò con la speranza di attenermi il più possibile a descrivere gli effetti e le influenze sul piano sociale, scientifico e culturale che la tecnologia ha assorbito per arrivare a tutto quello che ci circonda ai giorni nostri. Mi distaccherò dai miei pareri personali, perchè trattare la tecnologia e le innovazioni che ci sono state come se fossero eventi positivi o negativi per qualcuno o qualcosa significa vestirla con abiti troppo stretti che non le appartengono: una descrizione oggettiva e impersonale, spinta da una passione per la materia, sarà la giusta penna che userò per la ricerca e la descrizione del 1960.